mercoledì 29 giugno 2011

Vincenzo Greco incanta la "Cattolica" di Milano con uno splendido mosaico


Tel. 041 86 23 051                       Cell. 347 70 43 345 


Importante incarico ricevuto dall'artista canicattinese Vincenzo Greco: realizzare un mosaico per la Cappella dell'università Cattolica di Milano. La Chiesa ed il complesso Universitario già custodiscono le sculture giovanili degli anni '30  del famoso scultore Giacomo Manzù.

 


Vincenzo Greco, è  noto per aver realizzato il monumento "Monoliti di Legalità" sui giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta. La curia di Milano ha ritenuto l'artista Vincenzo Greco Meritevole con il suo personale ed innovativo progetto di entrare nel Tempio Sacro della "Cattolica di Milano".



L'opera vuole essere la sintesi della tradizione con il presente, il tutto è espressione di un cuore che sa essere mirabilmente intelletto, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria concretezza anatomica. Diversi modi di vedere e diversi modi di sapere, si coniugano insieme per la fede alla ricerca della grande verità che è Gesù Cristo.

 

Working in progress per la produzione del mosaico del Sacro Cuore della Cattolica di Milano


La croce all’interno del cuore, la fiamma che arde in modo verticale ed il volto di Gesù rivolto verso l’alto alludono  alla sua ascesa verticale verso Dio. 
La “salita” di Gesù sulla croce apre la strada alla risurrezione e offre all’umanità la via della salvezza: la salita, l’ascesa spirituale dal mondo del peccato al Regno Celeste. Gesù, attraverso la sua morte e risurrezione, diviene  una connessione , un asse verticale  tra cielo e terra. “l’Axis Mundi”. Le migliaia di tessere che compongono il mosaico e la loro diversità rappresentano i fedeli che necessitano dell’amore di Cristo  in terra e la possibilità di tutti a poter accedere alle sfere più alte e dorate.


Inaugurazione del mosaico dell'artista Vincenzo Greco.  all'Università Cattolica di Milano

Per Informazioni tel. 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40 - Cell. 347 70 43 345
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lunedì 27 giugno 2011

Produzione mosaici per l' Universita Cattolica del Sacro Cuore Milano , Vincenzo Greco e Giacom...



Informazioni tel. 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40 - Cell. 347 70 43 345
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Quest'opera è la sintesi della tradizione con il presente, il tutto è espressione di un Cuore che sa essere mirabilmente intelletto, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria concretezza anatomica... Diversi modi di Vedere e diversi modi di Sapere, si coniugano insieme per la fede alla ricerca della grande verità che è Gesù Cristo
Mosaico "Sacro Cuore " dell'Università Cattolica di Milano -- Progetto unico creato dalla fantasia e Realizzato dal famoso artista e mosaicista Vincenzo Greco , già noto per aver realizzato diverse opere musive ed opere artistiche e monumentali , tra le più importanti il Monumnento " Monoliti di Legalita " sui Giudici Saetta e Livatino .
( http://youtu.be/oMticTFttN0 ).
Lo splendido mosaico per la chiesa cattolica di Milano. "Sant'Ambrogio" e realizzato con pietre e tessere di altissimo pregio, per questa importante evoluzione Creativa Artistica che si va a collocare insieme ad un grande artista dei primi del '900 Ciacomo Manzù. Artista famosissimo per aver realizzato una serie ti sculture " Cardinale Ieratico" Nel 1929, dopo un breve soggiorno a Parigi, Manzù va a vivere a Milano, dove l'architetto Giovanni Muzio gli commissiona la decorazione della cappella dell'Università Cattolica, che verrà eseguita tra il 1931 ed il 1932. Sempre nel '32 partecipa ad una mostra collettiva presso la galleria il Milione.
Nel 1933, espone alla Triennale di Milano una serie di busti che gli valgono numerosi apprezzamenti e l'anno successivo tiene la sua prima mostra importante con il pittore Aligi Sassu, con cui condivide lo studio, alla galleria "Cometa" di Roma.
Nel 1939 inizia a produrre una serie di bassorilievi in bronzo (stiacciato fiorentino), le Deposizioni e le Crocifissioni per la serie Cristo nella nostra umanità, in cui il tema sacro della morte di Gesù Cristo viene usato per simboleggiare prima la brutalità del regime fascista e poi gli orrori della guerra. L'esposizione delle opere, tenutasi a Milano nel 1942, verrà severamente criticata dalle autorità politiche ed ecclesiastiche.
Nel frattempo, nel 1940, Manzù ottiene la cattedra di scultura dell'Accademia di Belle Arti di Brera che lascerà per dissensi con le autorità accademiche sul programma di studi per spostarsi a insegnare scultura dell'Accademia Albertina di Torino. Lascerà quindi la città con l'imperversare della guerra rifugiandosi a Clusone. Il suo nudo Francesca Blanc vince il premio della Quadriennale di Roma del 1943. Considerato ormai fra le personalità più significative della scultura italiana, tra il 1938 e il '39 iniziò la serie dei Cardinali, ieratiche immagini in bronzo, dalla schematica struttura piramidale, avvolte nella massa semplice e potente della stola e invariabilmente rappresentate assorte in meditazione; il ciclo di bassorilievi in bronzo con le Deposizioni e le Crocifissioni (1939-42; temi poi ripresi nel dopoguerra e riuniti sotto il titolo complessivo di Cristo nella nostra umanità), che nacquero dalla reazione alla violenza della guerra.
L'alta religiosità laica di Manzù trovò il suo culmine poetico nella Porta della Morte per San Pietro a Roma, a cui lavorò con alterne vicende dal '52 al '64: i disegni preparatori, i numerosi bozzetti e la porta stessa costituiscono nell'insieme una ricca sintesi di tutti gli elementi ispiratori dell'opera di Manzù e uno dei maggiori complessi artistici dell'arte contemporanea.


Le vetrate artistiche sacre ed i mosaici per le chiese di Vincenzo Greco "mosaico sacro" , sono la sua storia, da più di venti anni colloca le opere nell'architettura d'interni e presso luoghi di culto, chiese . Dal 1990 la richiesta di vetrate artistiche e di mosaici sacri in cui i colori vividi dalla luce naturale si scontrano nella trasparenza del vetro, la brillantezza dell'oro , delle tessere veneziane , nelle murrine di murano .
I materiali utilizzati sono i migliori presenti in commercio.
Informazioni tel. 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40 - Cell. 347 70 43 345
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domenica 19 giugno 2011

vetrata artistica vetrofusione vincenzo greco albero della vita




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albero della vita vetrata artistica vetrofusione vincenzo greco.
VETROFUSIONE
ESALTA IL VETRO

La Vetrofusione, ideale per ambienti e arredamenti moderni, è caratterizzata dalla morbidezza del vetro modellato dal fuoco.

Elaborata con l'utilizzo di ossidi metallici e particolari ottenuti con l'ausilio del cannello, esalta la materia "vetro".
Nel nostro laboratorio realizziamo vetrate artistiche con tecniche miste quali Tiffany, Piombo, Grisaille, Vetrofusione e Pittura a granfuoco. Le vetrate possono essere realizzate con vetri antisfondamento.
Puntiamo sulla sicurezza e sulla qualità.
La nostra azienda a conduzione familiare ci permette di produrre a costi molto competitivi.Geometrici, floreali e ornamentali sono i motivi caratteristici di questa lavorazione ottenuta mediante l'assemblaggio di tasselli di vetro uniti da una bordatura in piombo.PITTURA A GRISSAGLIE
PITTURA SU VETRO CON TERRE COTTE

In questa tecnica, tipica delle vetrate istoriate (sacre e profane) l'elemento dominante è la pittura su vetro eseguita con terre cotte a gran fuoco.
RESTAURI e REPLICHE
ANTICHE VETRATE A NUOVO

Riportare alla luce e all'integrità originale un'antica vetrata è motivo di grande soddisfazione per un maestro vetraio.

Il fine per mantenere il più possibile l'originalità dell'opera è il restauro

mercoledì 15 giugno 2011

Arte Sacra e Cultura della Legalità, in una nuova visualità dell'artista Vincenzo Greco



Direi di iniziare questa nuova pagina  che , sono convinto, darà un tocco di cultura a questo sito , con delle brevi note introduttive riguardanti l'artista Vincenzo Greco  :


Vincenzo Greco,  Brillante artista e competente storico dell'arte, è profondo conoscitore dell'arte e della Visual-Art. Studia con particolare interesse le vicende del mercato e del collezionismo di opere d'arte in età moderna e contemporanea. Il mondo delle mostre, delle aste e delle esposizioni è uno dei più misteriosi e remoti per chi, amatore o semplice curioso, voglia avvicinarsi, attratto dalle opere d'arte non meno che dal luccichio del set e dell'oro (e certo non quello usato per il fondo delle tavole trecentesche...). Il fascino che esercitano i mestieri legati al mondo dell'arte è in questa miscela diabolica di bellezza, fasto ed eccellenza Artistica. Vincenzo greco Artista  (curioso)  nella sua ricerca di   spiegazioni convincenti sulla percezione  visiva .
Dopo anni di frequentazioni televisive, mostre internazionali e opere piazzate in posti piu o meno importanti   conferiscono all'artista l'aura del leggendario poeta cantore del nuovo e del diverso, artista, scultore, e mosaicista  disincantato e coinvolto, nelle sue partecipazioni televisive, registra i passaggi più cruciali e significativi del "canto delle sirene" (antiquari, astatori, organizzatori di mostre, editori e conoisseur) così come lo ha ascoltato in anni di frequentazione di aste e mostre in tutto il mondo, di pellegrinaggio devoto ai tanti musei anche minori di questo nostro paese sempre più sconosciuto o alle cattedrali del collezionismo, dove accanto ai capolavori figurano alcuni dei più strepitosi dipinti e mosaici del grande artista  Vincenzo Greco
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Monumento in Memoria dei Giudici Saetta e Livatino  creato dall'artista Vincenzo Greco






La Legalità,  in una nuova visualità artistica

Una civiltà si gloria quando non vuole revocare come precarie le offerte che le vengono dalle energie e dagli strumenti che essa stessa produce nel suo evolversi. Il suo merito resterà affidato proprio alla capacità che avrà dimostrato nel saper unificare quegli elementi di legalità sul piano pratico e sul piano morale: meglio ancora, dirò, nell’improntare del medesimo spirito ogni e qualsiasi sua estrinsecazione.
Non esiste  una morte delle idee dell’arte: esiste la morte di un concetto che schematizza l’arte in qualcosa di determinato in forme ed apparizioni sempre simili. Del resto l’arte è così difficile da definire proprio per il fatto semplicissimo che essa si presenta in aspetti e conformazioni ogni volta diversi. Quando si osserva una modesta ciotola cretese oppure una complessa cattedrale gotica oppure un sereno Raffaello oppure una ieratica danza indonesiana (e gli esempi potrebbero continuare numerosi) si dice che sono “belli”, il che vuol dire, nell’accezione comune, che rispondono ai requisiti dell’arte. Così chiunque può dare a se stesso la dimostrazione che i limiti della facoltà artistica sono oltremodo imprecisabili, e che egli stesso finisce, inconsapevolmente e per via empirica, per dare un unico attributo a creazioni formali nettamente distinte e, quasi, inconciliabili. Se ne potrebbe concludere che il termine “arte” appare alla lunga così tanto indeterminato da non poter pretendere di essere misura immodificabile come il metro.
Non v’è dubbio che la civiltà in cui viviamo sta avviandosi verso un modo di esistenza dove l’individuo dovrà valere soltanto in quanto contributore della collettività sociale, nel senso che la virtù, anche l’eroismo del singolo  (sempre insostituibile e quindi magnificabile) hanno da innestarsi in una totalità di coscienza senza alcun privilegio. Ed è del pari sicuro che le nostre conoscenze modificano completamente il nostro rapporto con il mondo, provocando nuove possibilità di visione e nuove modalità linguistiche. Sta verificandosi cioè uno spostamento del rapporto soggetto-oggetto, che equivale allo istituirsi di nuovi valori umani e di nuovi valori estetici. Più che affrontarsi, mondo e persona vanno gradatamente recuperando una piattaforma d’intesa ovvero di interazione. Lo spazio del mondo sta assumendo via via dimensioni finora sconosciute. Nessuno oggi si illude di risolvere il mistero dell’universo, gli basta conoscere i probabili modi che esso ha per configurarsi: e quando si dice probabilità si pone l’accento su un grado di conoscenza che è in uguale parte razionale e immaginativa.
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Mosaico creato e  realizzato dall'Artista e Mosaicista
Vincenzo Greco -  Università Cattolica Di Milano . 

Nella presente congiuntura storico-culturale  gli elementi di arte sacra che, penetrati nella vita dello spirito, costituiscono il fondamento dell’operato dell’uomo, e della sua ricerca di accrescimenti provenienti dalle sollecitazioni estetiche. Non si tratta di una poetica di intolleranza e di una schematizzazione qualsiasi; si tratta invece di una aspirazione a rifarsi a linguaggi visivi elementari, liberati da ogni precarietà, con le quali darsi a postulare una sintesi tecnico-umanistica. Poiché il processo meccanico non è una minaccia fino a quando non se ne rifiuta l’esperienza. Altre volte nella storia delle civiltà gli ordini scientifici sono stati metamorfosizzati in eventi estetici. Le leggi del numero sono presenti così nella musica come nella poesia e nell’architettura; quelle della fisica ancora nell’architettura e poi nella danza, nello spettacolo scenico; quelle della chimica nella composizione di colori, e così via. Si pensi al peso che ebbero nelle creazioni artistiche la prospettiva, la “divina proporzione”, la “sezione aurea”: ed erano termini di discipline scientifiche che avevano relazione diretta con tutta una particolare visione del mondo. Questa visione e questo rapporto sono oggi mutati ed altre norme scientifiche ne regolano le misure, fino a localizzare un nuovo momento dell’edificazione della civiltà. Potrà sempre accadere che la quantità si converta in qualità.
Tutti questi sono precedenti che non possono non stimolare le facoltà creative e indirizzarle verso un dato procedimento. Potremmo ammettere che oggigiorno aleggiano ancora diversi motivi di allarme, ma in compenso non abbiamo più feticci da adorare e nemmeno idoli meccanici da riverire. Ed è già molto, perché l’allarme dà comunque tempo per reagire e per preparare le difese, mentre si rivela anche conseguenza naturale di uno stato di preveggenza. Voglio dire che, consci della instabilità e mutabilità del mondo, nessun fenomeno può coglierci di sorpresa. E questo si cerca appunto di rappresentare negli oggetti creati sul filo della percezione visiva, portando sul piano della attività estetica una visione del mondo e questa caratterizzando in base ai vari accertamenti individuali.

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martedì 14 giugno 2011

vetrata sacre madonna vergine maria chiesa

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Risurrezione di Cristo, mosaici e vetrate artistica per chiesa cappella e cimitero

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  • Marche:Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino.
  • Molise: Campobasso, Isernia.
  • Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano - Cusio Ossola, Vercelli.
  • Puglia: Bari, Barletta Andria - Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto.
  • Sardegna: Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano, Sassari.
  • Sicilia: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani.
  • Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena.
  • Trentino-Alto Adige: Bolzano, Trento.
  • Umbria: Perugia, Terni.
  • Valle d'Aosta: Aosta.
  • Veneto: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza.

mosaico gesu cristo ecce homo Vincenzo Greco (tessere Bisazza)

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Monumento sacro. Madonna Vergine Maria , chiesa gentilizia

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venerdì 10 giugno 2011

Mosaico Cappella Maggiore del Sacro Cuore, Milano Vincenzo Greco

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Quest'opera è la sintesi della tradizione con il presente, il tutto è espressione di un Cuore che sa essere mirabilmente intelletto, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria concretezza anatomica... Diversi modi di Vedere e diversi modi di Sapere, si coniugano insieme per la fede alla ricerca della grande verità che è Gesù Cristo

Mosaico "Sacro Cuore " dell'Università Cattolica di Milano - Realizzato dal famoso artista e mosaicista Vincenzo Greco , già noto per aver realizzato diverse opere musive ed opere artistiche e monumentali , tra le più importanti il Monumnento " Monoliti di Legalita " sui Giudici Saetta e Livatino .
Lo splendido mosaico per la chiesa cattolica di Milano. "Sant'Ambrogio" e realizzato con pietre e tessere di altissimo pregio, quest'opera è la sintesi della tradizione con il presente, e tutto sia espressione di un Cuore che sa essere mirabilmente Mente, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria conretezza anatomica... e dunque grazie al caro Vincenzo Greco e collaboratori mosaicisti , per questa importante evoluzione Creativa Artistica
Le vetrate artistiche sacre ed i mosaici per le chiese di Vincenzo Greco "mosaico sacro" , sono la sua storia, da più di venti anni colloca le opere nell'architettura d'interni e presso luoghi di culto, chiese . Dal 1990 la richiesta di vetrate artistiche e di mosaici sacri in cui i colori vividi dalla luce naturale si scontrano nella trasparenza del vetro, la brillantezza dell'oro , delle tessere veneziane , nelle murrine di murano .
I materiali utilizzati sono i migliori presenti in commercio.

- gli smalti veneziani (materiale vetroso composto da sabbia di silice unita ad ossidi coloranti): creati appositamente per il mosaico artistico sono unici per la loro lucentezza e per la vastissima gamma di colori.

- le tessere d'oro: ottenute utilizzando una vera foglia d'oro, racchiusa con sapiente lavorazione, tra due strati di vetro.

- i marmi naturali: anch'essi di vari colori e varie provenienze.




Tecniche musive

Le tecniche musive sono studiate in base allo stile prescelto per l'esecuzione del mosaico


1) mosaico romano

2) mosaico bizantino

3) mosaico classico

4) mosaico moderno

Il mosaico a tecnica romana è formato da tessere di marmo di forma prevalentemente quadrata e uniforme e dagli andamenti semplici e lineari. Viene utilizzato prevalentemente per i pavimenti, fasce decorative, per pavimenti in semina veneziana, rosoni e tappeti ecc.

Il mosaico a tecnica bizantina utilizza materiali vetrosi quali smalti e ori, con tessere prevalentemente quadrate, i quali offrono un grande impatto visivo e cromatico

Il mosaico a tecnica classica utilizza marmi, smalti e ori di diverse misure, creando andamenti più elaborati e complessi e consente di realizzare le più svariate opere fino al più virtuoso ritratto fotografico o a opere di centinaia di metri quadri

Il mosaico a tecnica moderna è la composizione più libera nell'utilizzo dei materiali e delle pezzature più varie, consentendo così di sfruttare le volumetrie e le luci delle diverse facce delle tessere
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Celebre mosaicista cattolico, la fama del suo lavoro inizia sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Fra le sue opere più famose ci sono i mosaici della Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano e della facciata del Santuario di Lourdes. Ha eseguito mosaici di tema sacro in tutt'Europa, da grandi basiliche a piccole realtà. Portano la sua firma i mosaici delle basiliche di Fatima e San Giovanni Rotondo. Tra le opere minori: la parrocchiale di San Pasquale a Bari, nella chiesa dei Ss. Giovanni e Giacomo a Milano sul tema della Trasfigurazione di Gesù, nello splendido panorama sullo Stretto del Monastero della Visitazione di Ortì sul tema del Sacro Cuore di Gesù.
Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica, rende un culto di “latria” (adorazione solo a Dio, Gesù Cristo, l’Eucaristia), intendendo così onorare: I – il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione; II – l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il Suo Cuore.
Questa devozione già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.
Santa Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.
Sotto questa apparente uniformità, si nascondeva però una di quelle grandi vite del secolo XVII, infatti nel semplice ambiente del chiostro della Visitazione, si svolsero le principali tappe dell’ascesa spirituale di Margherita, diventata la messaggera del Cuore di Gesù nell’epoca moderna.
Ella già prima di entrare nel convento, era dotata di doni mistici che si accentuarono con la sua nuova condizione di religiosa; ebbe numerose manifestazioni mistiche, ma nel 1673 cominciarono le grandi visioni che resero famoso il suo nome; esse furono quattro rivelazioni principali, oltre numerose altre di minore importanza.
La prima visione avvenne il 27 dicembre 1673, festa di s. Giovanni Evangelista, Gesù le apparve e Margherita si sentì “tutta investita della divina presenza”; la invitò a prendere il posto che s. Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena e le disse: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.
Una seconda visione le apparve agli inizi del 1674, forse un venerdì; il divin Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza.
Sempre nel 1674 le apparve la terza visione, anche questa volta un venerdì dopo la festa del Corpus Domini; Gesù si presentò alla santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe, brillanti come soli e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto che rassomigliava ad una fornace e essendosi aperto, ella scoprì l’amabile e amante Cuore, la vera sorgente di quelle fiamme.
Poi Gesù lamentando l’ingratitudine degli uomini e la noncuranza rispetto ai suoi sforzi per far loro del bene, le chiese di supplire a questo. Gesù la sollecitò a fare la Comunione al primo venerdì di ogni mese e di prosternarsi con la faccia a terra dalle undici a mezzanotte, nella notte tra il giovedì e il venerdì.
Vennero così indicate le due principali devozioni, la Comunione al primo venerdì di ogni mese e l’ora santa di adorazione.
La quarta rivelazione più meravigliosa e decisiva, ebbe luogo il 16 giugno 1675 durante l’ottava del Corpus Domini. Nostro Signore le disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi degli empi, aggiungendo: “Ciò che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo”.
Gesù chiese ancora che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, fosse dedicato a una festa particolare per onorare il suo Cuore e con Comunioni per riparare alle offese da lui ricevute. Inoltre indicò come esecutore della diffusione di questa devozione, il padre spirituale di Margherita, il gesuita san Claude de la Colombiere (1641-1682), superiore della vicina Casa dei Gesuiti di Paray-le-Monial.
Margherita Maria Alacoque proclamata santa il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV, ubbidì all’appello divino fatto attraverso le visioni e divenne l’apostola di una devozione che doveva trasportare all’adorazione dei fedeli al Cuore divino, fonte e focolaio di tutti i sentimenti che Dio ci ha testimoniati e di tutti i favori che ci ha concessi.
Le prime due cerimonie in onore del Sacro Cuore, presente la santa mistica, si ebbero nell’ambito del Noviziato di Paray il 20 luglio 1685 e poi il 21 giugno 1686, a cui partecipò tutta la Comunità delle Visitandine.
A partire da quella data, il movimento non si sarebbe più fermato, nonostante tutte le avversità che si presentarono specie nel XVIII secolo circa l’oggetto di questo culto.
Nel 1765 la Sacra Congregazione dei Riti affermò essere il cuore di carne simbolo dell’amore; allora i giansenisti intesero ciò come un atto di idolatria, ritenendo essere possibile un culto solo al cuore non reale ma metaforico.
Papa Pio VI (1775-1799) nella bolla “Auctorem fidei”, confermava l’espressione della Congregazione notando che si adora il cuore “inseparabilmente unito con la Persona del Verbo”.
Il 6 febbraio 1765 papa Clemente XIII (1758-1769) accordò alla Polonia e all’Arciconfraternita romana del Sacro Cuore la festa del Sacro Cuore di Gesù; nel pensiero del papa questa nuova festa doveva diffondere nella Chiesa, i passi principali del messaggio di s. Margherita, la quale era stata lo strumento privilegiato della diffusione di un culto, che era sempre esistito nella Chiesa sotto diverse forme, ma dandogli tuttavia un nuovo orientamento.
Con lei non sarebbe più stata soltanto una amorosa contemplazione e un’adorazione di quel “Cuore che ha tanto amato”, ma anche una riparazione per le offese e ingratitudini ricevute, tramite il perfezionamento delle nostre esistenze.
Diceva la santa che “l’amore rende le anime conformi”, cioè il Signore vuole ispirare nelle anime un amore generoso che, rispondendo al suo, li assimili interiormente al divino modello.
Le visioni e i messaggi ricevuti da s. Margherita Maria Alacoque furono e resteranno per sempre un picco spirituale, dove venne ricordato al mondo, l’amore appassionato di Gesù per gli uomini e dove fu chiesta a loro una risposta d’amore, di fronte al “Cuore che si è consumato per essi”.
La devozione al Sacro Cuore trionfò nel XIX secolo e il convento di Paray-le-Monial divenne meta di continui pellegrinaggi; nel 1856 con papa Pio IX la festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica.
Sull’onda della devozione che ormai coinvolgeva tutto il mondo cattolico, sorsero dappertutto cappelle, oratori, chiese, basiliche e santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù; ricordiamo uno fra tutti il Santuario “Sacro Cuore” a Montmartre a Parigi, iniziato nel 1876 e terminato di costruire dopo 40 anni; tutte le categorie sociali e militari della Francia, contribuirono all’imponente spesa.
Proliferarono quadri e stampe raffiguranti il Sacro Cuore fiammeggiante, quasi sempre posto sul petto di Gesù che lo indica agli uomini; si organizzò la pia pratica del 1° venerdì del mese, i cui aderenti portano uno scapolare con la raffigurazione del Cuore; si composero le meravigliose “Litanie del Sacro Cuore”; si dedicò il mese di giugno al suo culto.
Affinché il culto del Cuore di Gesù, iniziato nella vita mistica delle anime, esca e penetri nella vita sociale dei popoli, iniziò, su esortazione di papa Pio IX del 1876, tutto un movimento di “Atti di consacrazione al Cuore di Gesù”, a partire dalla famiglia a quella di intere Nazioni ad opera di Conferenze Episcopali, ma anche di illuminati e devoti governanti; cito per tutti il presidente dell’Ecuador, Gabriel Garcia Moreno (1821-1875).
Fu tanto il fervore, che per tutto l’Ottocento e primi decenni del Novecento, fu dedicato al culto del Sacro Cuore, che di riflesso sorsero numerose congregazioni religiose, sia maschili che femminili, tra le principali vi sono: “Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore” fondata nel 1874 dal beato Leone Dehon (Dehoniani); “Figli del Sacro Cuore di Gesù” o Missioni africane di Verona, congregazione fondata nel 1867 da san Daniele Comboni (Comboniani); “Dame del Sacro Cuore” fondate nel 1800 da santa Maddalena Sofia Barat; “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù” fondate nel 1865 dalla beata Caterina Volpicelli, diversi Istituti femminili portano la stessa denominazione.
Attualmente la festa del Sacro Cuore di Gesù viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini, visto che detta ricorrenza è stata spostata alla domenica; il sabato che segue è dedicato al Cuore Immacolato di Maria, quale segno di comune devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, inscindibili per il grande amore donato all’umanità.
In un papiro egiziano di circa 4000 anni fa, troviamo l’espressione della comune nostalgia d’amore: “Cerco un cuore su cui appoggiare la mia testa e non lo trovo, non ci sono più amici!”.
Lo sconosciuto poeta egiziano era dolente per ciò, ma noi siamo più fortunati, perché l’abbiamo questo cuore e questo amico, al pari di s. Giovanni Evangelista che poggiò fisicamente il suo capo sul petto e cuore di Gesù.
Possiamo avere piena fiducia in un simile amico, Egli vivendo in perfetta intimità col Padre, sa e può rivelarci tutto ciò che serve per il nostro bene.

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sabato 4 giugno 2011

Mosaico Sacro Cuore Università Cattolica Milano - vincenzo greco




http://www.vincenzogreco.com/   http://www.mosaicosacro.it
Per ogni ulteriore dettaglio contattare. allo 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40
Cell. 347 70 43 345

Quest'opera è la sintesi della tradizione con il presente, il tutto è espressione di un Cuore che sa essere mirabilmente intelletto, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria concretezza anatomica... Diversi modi di Vedere e diversi modi di Sapere, si coniugano insieme per la fede alla ricerca della grande verità che è Gesù Cristo

Mosaico "Sacro Cuore " dell'Università Cattolica di Milano - Realizzato dal famoso artista e mosaicista Vincenzo Greco , già noto per aver realizzato diverse opere musive ed opere artistiche e monumentali , tra le più importanti il Monumnento " Monoliti di Legalita " sui Giudici Saetta e Livatino .
Lo splendido mosaico per la chiesa cattolica di Milano. "Sant'Ambrogio" e realizzato con pietre e tessere di altissimo pregio, quest'opera è la sintesi della tradizione con il presente, e tutto sia espressione di un Cuore che sa essere mirabilmente Mente, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria conretezza anatomica... e dunque grazie al caro Vincenzo Greco e collaboratori mosaicisti , per questa importante evoluzione Creativa Artistica
Le vetrate artistiche sacre ed i mosaici per le chiese di Vincenzo Greco "mosaico sacro" , sono la sua storia, da più di venti anni colloca le opere nell'architettura d'interni e presso luoghi di culto, chiese . Dal 1990 la richiesta di vetrate artistiche e di mosaici sacri in cui i colori vividi dalla luce naturale si scontrano nella trasparenza del vetro, la brillantezza dell'oro , delle tessere veneziane , nelle murrine di murano .
I materiali utilizzati sono i migliori presenti in commercio.

- gli smalti veneziani (materiale vetroso composto da sabbia di silice unita ad ossidi coloranti): creati appositamente per il mosaico artistico sono unici per la loro lucentezza e per la vastissima gamma di colori.

- le tessere d'oro: ottenute utilizzando una vera foglia d'oro, racchiusa con sapiente lavorazione, tra due strati di vetro.

- i marmi naturali: anch'essi di vari colori e varie provenienze.




Tecniche musive

Le tecniche musive sono studiate in base allo stile prescelto per l'esecuzione del mosaico


1) mosaico romano

2) mosaico bizantino

3) mosaico classico

4) mosaico moderno

Il mosaico a tecnica romana è formato da tessere di marmo di forma prevalentemente quadrata e uniforme e dagli andamenti semplici e lineari. Viene utilizzato prevalentemente per i pavimenti, fasce decorative, per pavimenti in semina veneziana, rosoni e tappeti ecc.

Il mosaico a tecnica bizantina utilizza materiali vetrosi quali smalti e ori, con tessere prevalentemente quadrate, i quali offrono un grande impatto visivo e cromatico

Il mosaico a tecnica classica utilizza marmi, smalti e ori di diverse misure, creando andamenti più elaborati e complessi e consente di realizzare le più svariate opere fino al più virtuoso ritratto fotografico o a opere di centinaia di metri quadri

Il mosaico a tecnica moderna è la composizione più libera nell'utilizzo dei materiali e delle pezzature più varie, consentendo così di sfruttare le volumetrie e le luci delle diverse facce delle tessere
http://www.vincenzogreco.com/
http://www.vincenzogreco.com/ http://www.mosaicosacro.it
Per ogni ulteriore dettaglio non esitate a contattarci. allo 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40
Celebre mosaicista cattolico, la fama del suo lavoro inizia sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Fra le sue opere più famose ci sono i mosaici della Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano e della facciata del Santuario di Lourdes. Ha eseguito mosaici di tema sacro in tutt'Europa, da grandi basiliche a piccole realtà. Portano la sua firma i mosaici delle basiliche di Fatima e San Giovanni Rotondo. Tra le opere minori: la parrocchiale di San Pasquale a Bari, nella chiesa dei Ss. Giovanni e Giacomo a Milano sul tema della Trasfigurazione di Gesù, nello splendido panorama sullo Stretto del Monastero della Visitazione di Ortì sul tema del Sacro Cuore di Gesù.

Come segno di ecumenismo tra la Chiesa cattolica romana , egli si occupa di adornare con mosaici la nuova chiesa ortodossa Schimbarea la Fata a Cluj[1] - nonostante che questa chiesa sia stata costruita dalla Chiesa ortodossa romena come provocazione dopo di aver dovuto retrocedere nel 1996 la vecchia chiesa Schimbarea la Fata alla Chiesa greco-cattolica.

Attualmente lavora a Roma. alla Pontificia Università Gregoriana ed alla Facoltà di Liturgia cattolica del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.

giovedì 2 giugno 2011

Sacro Cuore Universita Cattolica di Milano Vincenzo Greco



http://www.vincenzogreco.com/ http://www.mosaicosacro.it
Per ogni ulteriore dettaglio contattare. allo 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40
Cell. 347 70 43 345

Mosaico "Sacro Cuore " dell'Università Cattolica di Milano - Vincenzo Greco.
Realizzato dal famoso artista Vincenzo Greco , già noto per aver realizzato diverse opere musive ed opere artistiche , tra le più importanti il Monumnento " Monoliti di Legalita " sui Giudici Saetta eLivatino .
Lo splendido mosaico per la chiesa cattolica di Milano. "Sant'Ambrogio" e realizzato con pietre e tessere di altissimo pregio, quest'opera è la sintesi della tradizione con il presente, e tutto sia espressione di un Cuore che sa essere mirabilmente Mente, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria conretezza anatomica... e dunque grazie al  Grande Artista  Vincenzo Greco e collaboratori mosaicisti , per questa importante evoluzione Creativa Artistica .
Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1, MM2 Sant'Ambrogio). Iniziata nel 1929 e terminata vent'anni dopo, l'università del Sacro Cuore è ospitata da un edificio ad opera di Giovanni Muzio, in collaborazione con l'ingegnere Pier Fausto Bartelli.
Il progetto ha iniziato a prendere forma dal restauro dei chiostri bramanteschi del complesso ecclesiastico di Sant'Ambrogio, restauro profondamente contestato dal quale presero forma i nuclei didattici iniziali. A questi corpi vennero poi aggiunti l'edificio d'ingresso, sede degli uffici e della Cappella Maggiore, esattamente in asse con il chiostro preesistente e collegato ad esso da un percorso porticato aperto. Caratteristica dell'architettura di Muzio è la torre campanaria a sottolineare l'edificio principale e l'utilizzo del marmo per l'ingresso, differenziando così la superficie "nobile" dalle altre, in mattone; ruolo di spicco riveste anche il cotto, ripreso direttamente dalla tradizione costruttiva lombarda ottocentesca. Vennero aggiunte ai chiostri preesistenti quattro nuove scale e vennero demolite alcune pareti settecentesche per accorpare vari ambienti a formare le aule. Infine, venne aggiunta la biblioteca, tra i corpi dei due chiostri, e il refettorio benedettino venne adattato per diventare l'Aula Magna demolendo solai e tramezzi e valorizzando sia l'antica volta a lunette che le finestre, murate in epoca napoleonica. Nel 1933-34 al corpo centrale vennero aggiunti i due collegi maschili di cui uno destinato ai seminaristi: si tratta di due edifici indipendenti e alti cinque piani collegati da un corpo di distribuzione orizzontale. Nel 1937 venne aggiunto anche il collegio femminile. L'ultima aggiunta fu la mensa nel 1949, caratterizzata da uno stile particolarmente sobrio in cui Muzio fa largo uso di paramenti intonacati, finimenti di mattoni e grigliati a sottolineare le finestre.
[da
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Tecniche musive

Le tecniche musive sono studiate in base allo stile prescelto per l'esecuzione del mosaico


1) mosaico romano

2) mosaico bizantino

3) mosaico classico

4) mosaico moderno

Il mosaico a tecnica romana è formato da tessere di marmo di forma prevalentemente quadrata e uniforme e dagli andamenti semplici e lineari. Viene utilizzato prevalentemente per i pavimenti, fasce decorative, per pavimenti in semina veneziana, rosoni e tappeti ecc.

Il mosaico a tecnica bizantina utilizza materiali vetrosi quali smalti e ori, con tessere prevalentemente quadrate, i quali offrono un grande impatto visivo e cromatico

Il mosaico a tecnica classica utilizza marmi, smalti e ori di diverse misure, creando andamenti più elaborati e complessi e consente di realizzare le più svariate opere fino al più virtuoso ritratto fotografico o a opere di centinaia di metri quadri

Il mosaico a tecnica moderna è la composizione più libera nell'utilizzo dei materiali e delle pezzature più varie, consentendo così di sfruttare le volumetrie e le luci delle diverse facce delle tessere
http://www.vincenzogreco.com/
http://www.vincenzogreco.com/ http://www.mosaicosacro.it
Per ogni ulteriore dettaglio non esitate a contattarci. allo 041 86 23 191 - 09 22 183 62 40
Celebre mosaicista cattolico, la fama del suo lavoro inizia sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Fra le sue opere più famose ci sono i mosaici della Cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano e della facciata del Santuario di Lourdes. Ha eseguito mosaici di tema sacro in tutt'Europa, da grandi basiliche a piccole realtà. Portano la sua firma i mosaici delle basiliche di Fatima e San Giovanni Rotondo. Tra le opere minori: la parrocchiale di San Pasquale a Bari, nella chiesa dei Ss. Giovanni e Giacomo a Milano sul tema della Trasfigurazione di Gesù, nello splendido panorama sullo Stretto del Monastero della Visitazione di Ortì sul tema del Sacro Cuore di Gesù.

Come segno di ecumenismo tra la Chiesa cattolica romana , egli si occupa di adornare con mosaici la nuova chiesa ortodossa Schimbarea la Fata a Cluj[1] - nonostante che questa chiesa sia stata costruita dalla Chiesa ortodossa romena come provocazione dopo di aver dovuto retrocedere nel 1996 la vecchia chiesa Schimbarea la Fata alla Chiesa greco-cattolica.

Attualmente lavora a Roma. alla Pontificia Università Gregoriana ed alla Facoltà di Liturgia cattolica del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.