venerdì 17 luglio 2015

Mosaico Bizantino del Duomo di Palmi


Studio per  la realizzazione del mosaico sulla
facciata del Duomo di Palmi - RC

 
      Nel disegno e nelle foto  sottostanti espongo lo schema compositivo tipico dello stile bizantino per la realizzazione del mosaico sulla facciata del Duomo di Palmi.
 





      Lo “Schema dei tre cerchi”, così chiamato proprio perché la costruzione del volto si basa su tre cerchi aventi il loro centro comune nella radice del naso, di cui il primo delinea fronte e guance.
Uno schema che riproduce ritratti standardizzati, che non hanno nulla a che vedere con l’imitazione della natura di matrice classica.

  

Lo stile bizantino, apparentemente sproporzionato, in realtà è ha suo modo equilibrato, così come i greci che, a loro modo,  utilizzavano la sezione aurea.                                                                                Questa unità di misura, suddivisa in sottomoduli, serve  anche per individuare le dimensioni del tronco, degli arti e dei principali elementi del volto ed è perciò più funzionale alla costruzione della figura sul piano bidimensionale.  La tendenza alla schematizzazione tipica del periodo bizantino ben evidente  nel sistema dei tre cerchi concentrici  è legata alle trasformazioni nella religiosità e nella cultura del tempo.


Mosaico della Vergine Maria e di Gesù Cristo che si  trova nel Duomo di Santa Sofia. Costruito durante epoca bizantina.


Il trattamento dei volti, dall’espressione concentrata (intensa), denotano l’influenza tipica dello stile bizantino. Un'impressione particolarmente forte è data dal volto profondamente austero della Vergine. Il colore si basa su toni profondi e intensi: la tinta calda del manto azzurro fa un bel contrasto con il fondo d’oro (brunito antico)  e la tunica del Bambino.  A questi si aggiungono tratti di tessere color rosso e viola.  La costruzione del mosaico perfettamente in stile, vista l’importanza dell’edificio,  comporta da parte nostra una attenzione maggiore.
E’ nostro impegno elaborare un sistema di rappresentazione basata su rigidi schemi grafici, particolarmente adatti alla realizzazione di figure bidimensionali dal significato simbolico.  La costruzione delle proporzioni della figura umana è calcolato secondo un metodo basato su un’unità di misura, pari alle dimensioni della testa, che, ripetuta nove o dieci volte, determinando la lunghezza totale del corpo, in modo da creare figure estremamente allungate e spiritualizzate.

 

 
 
L’asse centrale verticale è ciò che conferisce al corpo un aspetto rigido e statico, la scelta di schematizzare la figura è evidente anche nella simmetria quasi perfetta,

tradizione bizantina, che tende a conferire  un carattere ultraterreno alla figura.

L’Asse centrale è un’ espressione che sa essere mirabilmente intelletto, nel momento in cui si eleva al di sopra della propria concretezza anatomica. Un modo di vedere diverso rispetto ad oggi,  modi  strutturali e teologici di “Sapere” che si coniugano insieme per la fede alla ricerca della grande verità che è Gesù Cristo.

 

Asse verticale  tra cielo e terra. “Axis Mundi” .

 

Le migliaia di tessere che compongono il mosaico e la loro diversità rappresentano i fedeli che necessitano dell’amore di Cristo  in terra e la possibilità di tutti a poter accedere alle sfere più alte e dorate  (Le Sfere Divine).

 

  Palmi  lì 29  Giugno 2010                                                    Vincenzo Greco

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