“LAPIS IPSE LOQUAX IURIS”, per l’artista un compito difficile da affrontare è quello di dare all’opera ” un’anima loquace”. Il loro impegno, le loro teorie trovano ogni giorno nuova linfa, grazie all’impegno di chi gli vuole veramente bene e di chi, pur non avendoli conosciuti , s’impegna a divulgare il loro ammirevole coraggio e soprattutto il loro messaggio.
Un monumento moderno, progettato e costruito come un’opera dell’antichità, trasmette cultura anche sotto ogni profilo cromatico . l’artista ha rappresentato simbolicamente questa tragedia usando un pregiato marmo “Rosso Salomè” una coincidenza voluta dallo scultore , che paragona i due “giudici martiri” a San Giovanni battista , secondo il testo evangelico Salomè , per interessi personali, consegnò il capo di Giovanni ad Erodiade . Il colore rosso infuocato dell’opera , rivela il vero temperamento dell’autore , che emoziona lo spettatore con gli accostamenti cromatici e il vibrante impianto tonale.
Da oggi in poi Il ricordo dei due Giudici vive anche attraverso quest’ opera moderna , l’universalità dei messaggi che raccontano “l’uomo-servitore” dello Stato, due pietre miliari di speranza e di pace per tutti. La forza dell’arte visiva e dell’espressività simbolica , possono andare oltre la morte, non ha caso l’orientamento geografico angolare delle due stele è esattamente al 13°50’ 12.00” di longitudine “Ovest –Est” . L’opera con questa disposizione angolare vuole rappresentare il sole nella sua morte e nella sua rinascita giornaliera, una qualità di nuova “Phoenix loquax” che non muore mai……
Vincenzo Greco