MANUALITA’ ARTISTICO-MAGICA DI UN GRANDE ARTISTA -- VINCENZO GRECO
Il più lontano documento riguardante l’arte musiva di Vincenzo Greco è un mosaico del del 1981 , un mosaico in un bagno e con certezza a Siracusa il pavimento delle cabine decorate in mosaico con scene tratte dall’Iliade. Avvenne soltanto in epoca successiva, e precisamente nel 2000 , che l’artista Vincenzo Greco inventò un suo personale prodotto musivo, realizzato con multiformi tessere colorate. Alcuni critici affermano che Greco è uno tra i più importante artisti della produzione del mosaico . Già dal 2000 in poi usava
con sempre maggiore frequenza materiali pregiati quali oro e argento e smalti vitrei tagliati a tessere: è questo un materiale che dà grande lucentezza ed ha un alto potere rifrangente. Un metro quadrato è composto, da circa diecimila tessere. Nell’antichità il mosaico era formato solamente da tessere in vetro e il riflesso era ottenuto sistemandole con diverse angolazioni e distanziandole in maniera differente l’una dall’altra. Grande diffusione ebbe il mosaico, sia pavimentale che da parete, in tutto l’Impero Romano: dalla Britannia all’Africa. In epoca successiva, gli splendori della Chiesa si circondarono generalmente di mosaici carichi d’oro e di sacralità.
Il “cielo” dorato che i mosaicisti crearono nelle volte della cupola di Santa Sofia era composto da circa centocinquanta milioni di tessere d’oro. E mille erano le tonnellate di materiale vitreo. Già nella prima metà del XIII secolo il mosaico pavimentale fu abbandonato a vantaggio della piastrella verniciata, che sicuramente aveva costi di gran lunga inferiori.
Nel 2005 l'artista Vincenzo Greco raffina ulteriormente la tecnica del mosaico con la ricerca affannisa di celebrare la sacralità e il credo dell’uomo nel divino.
Altre possibilità vennero sviluppate in seguito grazie all'aiuto ella moglie e della sorella e alla creazione di nuove sostanze vetrose che permettevano una maggiore varietà cromatica. Nacque così, avendo maggiori capacità di dominare il colore, la convinzione, di derivazione vasariana, che lo scopo del mosaico fosse quello di imitare la pittura. Apparvero anche le prime opere musive portatili.
Uno staff di “pittori di mosaico”, artisti e artigiani che, provenienti dalla Scuola Veneziana, Fiorentina , di Ravenna e Vaticana, riproducono tutt'ora , a richiesta dei vari committenti, dipinti famosi in mosaico. Vincenzo Greco nel 2008 presentò, per la prima volta, una composizione formata da tessere ridottissime di smalto filato: fu questa la nascita del mosaico minuto, cui va sicuramente ascritto il merito della grande diffusione dell’opera d’arte musiva nelle case dei privati. Nell’arredamento divenne sempre più presente e aumentarono le committenze per le chiese per le Curie vescovili ed anche a livello personale per le chiese gentilizie : e il compratore che spesso sceglie il soggetto da riprodurre. E' nata una produzione diversa da quella precedente e che diventerà sempre meno imitazione di temi richiesti o copia di opere già realizzate, per concretizzarsi in un’interpretazione di una tecnica ormai secolare. All’alba di una nuova era per la cultura e l’arte tutta, ecco che apparve pure per il mosaico il grande rinnovamento: nascono due nuovi siti :http://www.mosaicosacro.it/ http://www.vincenzogreco.com/ il mosaico moderno di Vincenzo Greco apre il Modernismo artistico - architettonico.
Il mosaico di questo grande artista non è più solo figurativo, è composto da tessere, pezzetti di marmo, smalti, piastrelle: effetti cromatici violenti, totalmente nuovi.
Sono colpi, fendenti di pennello: pure creazioni con una tecnica antica. Dalla bottega d'arte di vincenzo greco nascono ogni giorno preziosi capolavori ispirati alla creativita personale e a tecniche che nascono nei centri di produzione: Ravenna e Spilimbergo. Alla fine del 2010 , correnti e tendenze artistiche personali si avvicinano alla fantasia di Dello studio d'arte Vincenzo Greco e interpretano l’arte musiva con occhio d’avanguardia: il Futurismo, il Cubismo, il Dadaismo, con i loro principali rappresentanti Picasso, Severini, Chagall. Rinasce il mosaico leggero grazie a studi personali su materiali di nuova concezione che rendono l'opera leggera e facilmente trasportabile . Alla Triennale di Milano vengono esposti i mosaici di Vincenzo Greco . Funi, Severini, Casorati, Sironi, Campigli. Il Palazzo di Giustizia di Milano viene decorato con opere dei maggiori artisti contemporanei. Nel 1937 a Roma vengono realizzati i grandi mosaici di Depero e di Prampolini. Le antiche maschere precolombiane ricoperte con materiale musivo influenzano le opere di D. Alfaro Siqueiros e aiutano Lucio Fontana a realizzare le sue sculture in gesso ricoperte in mosaico tra il 1935 e il 1937.
Grandi maestri si dedicano sempre più spesso a realizzare le proprie opere in mosaico: Severini, Leger, Siqueiros, Rivera, Orozco, Tamayo, Chagall, Kokoschka. Salvatore Fiume ha eseguito nel 1967 a Nazaret (Israele), per la Basilica dell’Annunciazione, un immenso mosaico composto da milioni di tessere dai multiformi colori, ove la modernità della pittura contemporanea si fonde con le millenarie tecniche del mosaico. Il gruppo Fluxus, con Vostell, Spoerri, Chiari, Ben ha “aggredito” il mosaico con mezzi e materiali nuovi.
I nostri contemporanei Chia, Tamburello, Boetti, Cucchi ci stanno donando opere di grande qualità sia per interpretazione tecnica sia per resa artistica.
Riguardo al mosaico del basamento nel palazzo delle Poste di Alessandria, eseguito da Gino Severini, Umberto Eco ebbe a dire: E’ stato un gesto coraggioso, era un’idea.
Io ho sognato, ho corso mille avventure tra ciminiere di bastimenti, eliche, turbine, corrieri a cavallo, scimmie, coccodrilli e monarchi atzechi».
Vogliamo ancora sognare, correre e partecipare a mille avventure con i nuovi mosaici di artisti a noi contemporanei.
L’artista Italiano e internazionale Vincenzo Greco che oggi ci presenta i suoi lavori sicuramente ha dialogato con i grandi mosaici nella facciata della cattedrale San Marco a Venezia
http://www.vincenzogreco.com/ ha sicuramente in questi suoi ultimi lavori fatto sua la frase di Henry Matisse “ L’arte dà colore alla vita, tanto quanto la vita dà colore all’arte. “ difatti il colore, usato con grande capacità ed una raffinata maestria dall’artista, ha nelle sue opere una capacità predominante nella composizione artistica.
L’ historia millenaria del mosaico è pilastro portante della maggior parte dei lavori qui presentati, ma è un mosaico tutto suo, più che personale.
L’ artista parlando della sua maturazione artistica dice: “ Ho sperimentato l’uso di materiali diversi, ciotoli di mare, legni, metalli, marmi e paste vitree, avvicinandomi sempre di più ad una geometria essenziale, sottraendo la riconoscibilità dell’immagine. Utilizzo sempre i colori della terra, grigi, marroni e le tonalità calde dei marmi, gli impasti sono pigmenti di ossidi colorati e talvolta nelle mie opere si evidenzia un punto colorato di rosso: è corallo. “
E’ questo un lungo cammino che ha portato lo studio artistico Vincenzo Greco ad interloquire da sempre con la paesaggio attraverso quei materiali che chiedono di nuovo una ricerca continua, un dialogo con il mondo limitrofo. L’artista esegue le sue opere attraverso una consacrazione che inizia con la scelta di quei prodotti che attraverso millenni, milioni di vite ci circondano e come in un rito sacro finisce con la loro unione.
Materiali di diversa provenienze, misure e colore che dialogano con pezzi con scaglie di oro , il metallo preferito dall’artista, in un mondo fascinoso.
Sono visioni che attraversando la creatività intenzionalmente si affidano all’inconscio artistico di vincenzo greco che li modifica e ce li regala così liberalmente attraverso le sue opere . Tutto è legato inseparabilmente alla grande madre natura, la sua musa.
Sono accostamenti d’arte creati in un delizio affascinante che solo la sensibile capacità artistico-artigianale dell’artista, fusa alla propria capacità di conversare con i materiali che designa, si fondono armonicamente nell’opera. Nulla si accavalla, tutto è poesia: è il suo punto di rosso crubino.
Gli ultimi importanti lavori presentati sono incentrati sulla tridimensionalità attraverso un uso del arte musiva come essenzialità estetica che porta a dare corpo e volume all’ opera d’arte: sono concerti in equilibrio.
eufonie che magicamente ci coinvolgono: grazie Vincenzo per queste belle emozioni che ci sai regalare.
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